
Boschi magici, sacri e profani
Sui sentieri dei boschi secolari dell’Alto Lazio e della Maremma Laziale
L’Alta Tuscia, ovvero il territorio che oggi corrisponde alla provincia di Viterbo, e la Maremma Tosco Laziale sono regioni ancora verdi e rurali. Foreste secolari dove un tempo trovavano rifugio i briganti, i monaci eremiti che fuggivano dalla civiltà, i boscaioli e le antiche popolazioni pagane. Ognuno di loro ha lasciato delle tracce, spesso nascoste nella vegetazione che nei secoli ha preso il sopravvento. Boschi misti, macchia mediterranea, faggete, fiumi e coltivazioni tradizionali fanno da sfondo a sentieri di rara bellezza in tutte le stagioni.
Info Attività

Costi Aggiuntivi
- Eventuali ingressi ai parchi o alle aree archeologiche

Da portare
- Scarpe da trekking
- Giacca a vento impermeabile
- Zaino con acqua e pranzo al sacco
- Suggerito l’uso di bastoncini da trekking

Info & Prenotazione
Scrivici indicando nome, telefono e numero partecipanti a info@percorsietruschi.it o su whatsapp al 3274570748 o 3203149587.

Perché Un’escursione tra i boschi della Tuscia?
Questa regione è stata abitata fin da epoche antichissime, l’uomo e la natura hanno convissuto per millenni, senza conflitti. Gli antichi sentieri che attraversano le foreste spesso conducono a luoghi insoliti, altari pagani, eremi medievali o antiche fortezza oggi dimenticate.
Le escursioni su queste vecchie strade sono quindi spesso molto più che semplici passeggiate nella natura rigogliosa. Anche quando il paesaggio naturale è il protagonista avremo tante cose da raccontarvi. Tradizioni, leggende, tracce di animali selvatici e i segreti delle piante, in luoghi dove spesso la geologia vulcanica crea microclimi e ambienti che sembrano provenire da altri mondi!
Paesaggi diversi
In un territorio relativamente piccolo, come quello compreso tra il Tevere e la costa Tirrenica, la varietà ambienti che incontriamo è enorme. Grazie a una scarsa presenza umana, con piccoli borghi che raramente superano i 5ooo abitanti, il paesaggio è ancora quello tradizionale, con pascoli, vigneti e uliveti che si alternano a boschi e fiumi. Soprattutto i fiumi, non imbrigliati in argini di cemento e i laghi, dove la presenza del turismo balneare è poco sviluppata, offrono trekking di incredibile valore naturalistico. Dalla vegetazione mediterranea alle faggete montane, scoprite il lato verde di questo territorio!

Santi e briganti
I boschi sono stati spesso considerati luoghi inaccessibili, lontani dalle città e da tutto quello che rappresentavano.
La natura, una “matrigna” non sempre benevola per i cittadini, divenne il rifugio per i monaci eremiti che cercavano qui un contatto diretto con il Sacro, lontano dalla corruzione della civiltà. Ma anche i briganti che fuggivano dalle regole del nuovo Regno d’Italia, che aveva tradito i loro sogni e ideali, trovarono rifugio in questi stessi boschi, così come i partigiani, sicuri di trovare rifugio in queste selve spesso inaccessibili.
Possibilità di visita
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occhio alle date!