Gli eremi rupestri della valle del Fiora

Alla scoperta di Poggio Conte e Ripatonna Cicognina

Trekking tra le ripide pareti di tufo che circondano il fiume Fiora e l’Olpeta, nei cui boschi si nascondono degli eremi scavati in epoca medievale, accessibili solo a chi sa come trovarli

Note percorso

  • Il percorso è in leggero saliscendi, ma su sentiero a volte sconnesso, per cui si raccomanda l’uso di buone scarpe da trekking e sono consigliati i bastoncini
  • Potrebbero essere presenti animali allo stato brado (vacche o pecore)
Snow Sports Adventure

Periodo

Tutto l’anno
Downhill Skiing

Durata

Tutto il giorno
Downhill Skiing

Difficoltà

medio facile (e)
Ski Racing

Percorso

8 Km
Ski Racing

Dislivello

200 m
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Info Attività

Ski Areas and Parks

Costi Aggiuntivi

  • nessuno
Snow Sports

Da portare

  • Scarpe da trekking
  • Giacca a vento impermeabile
  • Bastoncini da trekking
  • Zaino con acqua e pranzo al sacco
Snow Sports

Info & Prenotazione

Scrivici indicando nome, telefono e numero partecipanti a info@percorsietruschi.it o su whatsapp al 3274570748 o 3203149587.

Perché un trekking nella valle della Fiora?

Il fiume Fiora, confine naturale tra Lazio e Toscana, nei secoli ha fatto da sfondo a intricate vicende umane.

Sulle sue acque gli etruschi navigavano dal mare all’Amiata, nel medioevo i boschi che lo circondavano furono rifugio per eremiti e templari i fino ad essere considerata, durante il Medioevo, luogo per meditare, fare penitenza e approfondire la conoscenza della parola di Dio.

L’eremo di Poggio Conte

L’Eremo di Poggio Conte è un luogo unico, scavato sopra un’anfiteatro naturale, dove una cascatella gorgheggiante porta naturalmente alla meditazione…

Questo è un luogo ancestrale, sacro per millenni. Nell’alto della rupe che domina l’anfiteatro naturale, intorno al XII secolo è stata scavata una chiesina, interamente ricavata nella nuda roccia, che mostra ancora oggi affreschi unici nel loro genere.

Ripatonna Cicognina

Una facile passeggiata lungo l’Olpeta ci porta al cospetto di una parete di roccia verticale, sulla quale, tra la vegetazione fitta di rovi, fichi e bagolari si apre, apparentemente piccolissimo, un edificio.

Alto una quindicina di metri, a picco sulla valle, si concede solo dopo una ripida scalata: ma vale la pena, per scoprire che non c’è solo una stanza, ma moltissime. Una chiesetta, delle stanze, ambienti comuni che celano un uso povero ma continuo nei secoli. Scopriremo questo luogo stanza dopo stanza, sorpresi dalla sua grandezza e complessità impossibile da immaginare da lontano.

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