
Sui sentieri di Monte Rufeno
La riserva naturale all’estremo nord del Lazio
La riserva naturale Monte Rufeno si estende per 2893 ettari in posizione nord-nordest, interamente nel territorio aquesiano: è un vero polmone verde, con moltissimi ambienti diversi e una biodiversità eccezionale e siti di protezione speciale al suo interno.
Info Attività

Costi Aggiuntivi
- Nessuno

Da portare
- Scarpe da trekking
- Giacca a vento impermeabile
- Bastoncini da trekking
- Zaino con acqua e pranzo al sacco

Info & Prenotazione
Scrivici indicando nome, telefono e numero partecipanti a info@percorsietruschi.it o su whatsapp al 3274570748 o 3203149587.

Perché un trekking nella Riserva Naturale Monte Rufeno?
Incuneata tra tre regioni, la Riserva di Monte Rufeno è un polmone verde che racchiude al suo interno una molteplice varietà di ambienti naturali.
Partendo dal grazioso borgo di Trevinano, da Acquapendente o da Torre Alfina, basta poco per immergersi in sentieri più o meno impervi, fino alla vetta da cui si gode un panorama mozzafiato sulla Valle del Paglia e sull’Amiata. L’ambiente è collinare e boschivo, offre numerosi percorsi di diverse difficoltà e interesse naturalistico, adatti a tutti i tipi di camminatori.
Un ecosistema ricco e diversificato
Attraversata dal fiume Paglia, è divisa in due zone distinte, dalle diverse caratteristiche geomorfologiche: l’una, a nord, prevalgono affioramenti di origine marina, mentre l’area a sud del fiume è di origine vulcanica. Nell’area più a nord si trova la frazione di Trevinano, a due passi dal celebre centro termale di San Casciano dei Bagni.
Nell’area della Riserva sono presenti cinque SIC: Monte Rufeno, il Fosso dell’Acqua Chiara e la Valle del Fossatello che si trovano all’interno della riserva, mentre adiacenti sono il Medio corso del Fiume Paglia e il Bosco del Sasseto.

Scarpinate, briganti e prodotti tipici
Ogni anno a settembre si svolge la tradizionale “Scarpinata di Monte Rufeno”, che porta ad attraversare molti casali e sentieri un tempo percorsi da boscaioli, carbonai e briganti.
Da qui parte infatti il Sentiero dei briganti, che conduce fino alla costa. Ma dobbiamo pensare che un tempo quest’area era tutta coltivata, non un bosco rigoglioso come lo vediamo oggi. Le tracce rimangono nei numerosi ruderi di poderi abbandonati, uliveti secolari e… nei prodotti tipici ancora largamente coltivati nelle valli circostanti!
occhio alle date!
Possibilità di visita
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