Il sentiero dei Briganti

Sette giorni, da Monte Rufeno a Capalbio

I briganti sono figure ammantate di ombre e di mistero. Il percorso segue le tracce dei pià famosi fuorilegge della Maremma, addentrandosi tra selve inestricabili e graziosi borghi medievali.

Note percorso

  • L’itinerario proposto può essere ridotto o suddiviso a seconda delle necessità e delle capacità dei gruppi e della disponibilità di tempo dei partecipanti.
  • Noi suggeriamo due aree tematiche principali che corrispondono all’incirca allo sviluppo del percorso nel Lazio (tappe da 1 a 4) e nella Toscana (tappe da 5 a 7).
Snow Sports Adventure

Periodo

Da settembre a giugno
Downhill Skiing

Durata

1-7 giorni
Downhill Skiing

Difficoltà

Trekking
Ski Racing

Percorso

15-25 km al giorno
Ski Racing

Dislivello

0-400 m
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Info Attività

Ski Areas and Parks

Costi Aggiuntivi

  • Eventuali biglietti di ingresso alle aree archeologiche
  • Pernottamento e pasti
  • Eventuale trasporto bagagli
  • Eventuale trasporto pubblico
Snow Sports

Da portare

  • Scarpe da trekking (collaudate)
  • Giacca a vento impermeabile
  • Bastoncini da trekking
  • Zaino minimo 50 litri
Snow Sports

Info & Prenotazione

Scrivici indicando nome, telefono e numero partecipanti a info@percorsietruschi.it o su whatsapp al 3274570748 o 3203149587.

Perché un trekking sulle orme dei Briganti?

Il Sentiero dei Briganti si propone di fare conoscere vivendolo un lembo di Italia in cui il tempo sembra essersi fermato.

Oltre alla bellezza dei luoghi riscopriremo alcuni antichi mestieri come i Butteri ed i Carbonai. I sapori veri ed antichi saranno la costante che ci accompagnerà alla scoperta dell’enogastronomia della Tuscia: dal famoso Olio Dop di Canino ai legumi, i Fagioli del Purgatorio e le Lenticchie di Onano, ai formaggi, per conoscere il Volto affascinante e sano della Maremma.

Nel regno di Tiburzi

Sette giorni di cammino sulle terre che furono anche il regno dei briganti, primo fra tutti il Tiburzi.

Cammineremo lungo fiumi incontaminati, visiteremo romitori scavati nel tufo che sono stati per lungo tempo riparo di santi e rifugio di briganti, li dove le foreste lasciano il posto all’odorosa macchia mediterranea. Saliremo al borgo medievale di Capalbio camminando lungo le antiche strade della Maremma.
Un percorso nella storia e nella natura, dalla Riserva Naturale Monte Rufeno, passando per la Riserva della Selva del Lamone, l’antica città stato etrusca di Vulci, fino a Cosa, costruita sul promontorio di Ansedonia dominante la Via Aurelia ed il Monte Argentario

1° GIORNO
1° GIORNO Da Monte Rufeno a Onano
Ritrovo dei partecipanti presso la riserva naturale di Monte Rufeno. Finalmente si parte. La tappa odierna si snoda da Monte Rufeno al paese di Onano dove ceneremo e pernotteremo nel locale ostello.
L’itinerario prevede l’attraversamento dell’area della riserva naturale e lambisce la valle del fiume Paglia ed i paesi di Proceno ed Acquapendente.
2° GIORNO
2° GIORNO Da Onano al Lago di Mezzano
Dopo colazione, si lascia il paese di Onano e ci si dirige verso il Lago di Bolsena. Dal margine della caldera potremo ammirare dall’alto il lago, con le isole Martana e Bisentina. Si prosegue verso Latera da dove inizia la discesa verso il piccolo Lago di Mezzano. Arrivati sulle rive di questo meraviglioso laghetto ci sistemeremo per la cena ed il pernottamento in agriturismo.
3° GIORNO
3° GIORNO Dal Lago di Mezzano a Farnese
Oggi raggiungeremo la Selva del Lamone, una splendida area protetta dove ancora resiste la foresta che fu terra di briganti. Proseguiamo oltre fino a Farnese. Sarà l’occasione per rimanere a stretto contatto del bosco e i suoi segreti. Pernottamento in ostello.
4° GIORNO
4° GIORNO Da Farnese a Castro
Da Farnese ci inoltreremo in una delle zone più selvagge del Lazio fino all’antico abitato di Castro. Percorrendo un sentiero panoramico, nell’alternarsi di forre e altopiani avremo occasione di comprendere il tipico paesaggio della Tuscia. Visita delle rovine di Castro, la città una volta capitale del ducato che governava tutta la maremma laziale, e della attigua necropoli etrusca.
5° GIORNO
5° GIORNODa Castro a Vulci
Proseguendo lungo il fiume Olpeta arriviamo all’eremo rupestre di Ripatonda Cicognina, interamente scavato nel tufo.
Dopo aver visitato il romitorio con la chiesa e le celle per i monaci ci avvicineremo al fiume Fiora le cui acque sono ancora potabili ed abitate da Martin pescatori, aironi ed anatre.
6° GIORNO
6° GIORNODa Vulci a Capalbio
Dall’antica città etrusca di Vulci, lungo la strada dogana che segnava il confine tra Stato della Chiesa e Granducato di Toscana, raggiungeremo il borgo medievale di Capalbio, ultimo avamposto militare a fronteggiare le invasioni dei pirati Saraceni provenienti dal Mar Tirreno.
Il paesaggio cambia radicalmente lo sguardo spazia tra le colline ed il mare
7° GIORNO
7° GIORNODa Capalbio a Ansedonia
Dopo aver goduto dello splendido panorama verso il mare ci incammineremo verso valle ed attraversiamo i boschi e la macchia delle ultime colline ripercorrendo in parte il percorso della via Clodia. Improvvisamente si apre la vista sull’Argentario ed ormai la meta è a portata di “piede”. Ci porteremo velocemente alla scoperta di Cosa fino alla Feniglia, lingua di terra e bosco che separa il Mare Nostrum dalla Grande Laguna di Orbetello.
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Possibilità di visita

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