L’enigma della Sirena: Sovana

Dai demoni etruschi ai simboli cristiani di San Pietro

Trekking e arte per scoprire Sovana e il suo ricco passato, avendo come tema conduttore le sirene. Da un lato i demoni scolpiti delle necropoli etrusche, dall’altro l’enigmatico bassorilievo che adorna il portale della Cattedrale di San Pietro. Che legame c’è tra questi mostri marini? Un’escursione che unisce il sacro al profano, la natura all’arte, la ricchezza e l’abbandono…

Le necropoli che circondano Sovana ci raccontano la ricchezza che doveva avere la città in epoca etrusca, il suo centro medievale è uno dei “borghi più belli d’Italia”, rimasto immutato nei secoli. 

Noi esploreremo il legame che c’è tra la città etrusca e quella medievale, visitando le necropoli del parco archeologico che quelle circostanti. Percorreremo alcune delle più famose vie cave etrusche, alla ricerca di simboli sacri, e poi, una volta nel borgo, visiteremo insieme la Cattedrale, che ci racconterà la lunga e travagliata storia di questa città dimenticata.

Numerose sono le vie cave etrusche, misteriosi percorsi di comunicazione e mistici, che si dipartono dall’abitato.

Le necropoli sono talmente imponenti ed elaborate da rappresentare un monumento unico nell’Etruria. In seguito divenne la capitale del feudo degli Aldobrandeschi, ricca e potente, a partire dal XV secolo fu rapidamente abbandonata. Ecco perché il borgo offre scorci medievali praticamente intatti .

Sovana sorge su una rupe di tufo, ai margini di un vasto altpiano attraversato da frequenti e profonde forre dove scorrono i fossi Folonia, Calesine e Picciolana, che poco oltre confluiscono nella Fiora.

Il suolo vulcanico, la ricchezza d’acqua, il microclima hanno fatto sì che questa terra produca da secoli un eccellente vino rosso, il Sovana DOC