Il gruccione

Passeggiando per la Maremma, tra bellezze archeologiche e naturali, possiamo essere talvolta sorpresi da un suono, a volte percettibile solo a un orecchio attento: un ʻPrrr, Prrr, Prrrʼ ben lontano dal canto melodioso degli uccelli che riempiono la campagna!
È un suono molto particolare, e se nessuno ci aiuta a riconoscerlo è difficile capire cosa… o chi lo produce. Ma basta alzare gli occhi al cielo, sui fili elettrici o sulle staccionate ed eccolo lì, l’autore: il gruccione.

Mai lo vedremo da solo: è una delle poche specie di uccelli che formano gruppi familiari i cui componenti si aiutano a vicenda nell’allevare i piccoli.

Per noi è il simbolo dell’estate, perchè il gruccione è un uccello migratore, che tutti gli anni ad aprile torna in Maremma dopo aver svernato in Africa, dopo un lunghissimo viaggio sopra il mar Mediterraneo.

Le sue penne hanno dei colori vivacissimi, azzurro, giallo, arancio, con sfumature di verde e rosso… Il becco è nero e lungo, robusto e ci dice che è un uccello che si nutre di insetti: in lingua inglese il suo nome è infatti ʻbee eaterʼ, mangiatore di api! In realtà si nutrono anche di tafani, cavallette, libellule e altri insetti che cattura in volo.
Eppure, nonostante il suo aspetto molto elegante e molto colorato, in pochi si accorgono della sua presenza e riesce a passare quasi inosservato. Spesso si nota solo dopo aver sentito riecheggiare il suo inconfondibile ʻPrrr, Prrr, Prrrʼ

Il Parco di Vulci e la valle del Fiora ospitano molti di questi bellissimi uccelli, che nidificano nei banchi sabbiosi, ma sono diffusi un po’ in tutta la fascia costiera, anche se negli ultimi anni si sono diffusi anche nell’entroterra. Li vedremo volteggiare sopra le nostre teste o riposarsi a pochi passi da noi!