Escursione a Vitozza, la città perduta della Maremma
Immersi nel paesaggio dove il tempo sembra essersi fermato
Una giornata di trekking tra le grotte che costituivano l’abitato di Vitozza, nei boschi che hanno preso il posto delle piazze e delle vie, fino alle sorgenti della Lente. Qui sembra di essere in un luogo fuori dal mondo, tra cascate, alberi secolari, felci e rigogliosissimi muschi
Info Attività
Costi Aggiuntivi
- Nessuno
Da portare
- Scarpe da trekking con suola non liscia
- Giacca a vento che resiste all’acqua
- Zaino con acqua e pranzo al sacco
- Suggerito l’uso di bastoncini da trekking
Su misura
Organizza una giornata dedicata a te e al tuo gruppo. Scrivici su info@percorsietruschi.it o su whatsapp al 3274570748 o 3203149587.
Perché un trekking qui?
Innumerevoli grotte si aprono sull’esile pianoro di tufo dove un tempo sorgeva la città fortificata di Vitozza. Solo dopo averne esplorate un po’ ci rendiamo conto che erano queste le case dove la popolazione viveva, stretta tra due castelli di cui non resta che qualche muro.
Lì gli incastri per incardinare le porte, di là una piccola mensola, in fondo una vasca per contenere granaglie. L’esposizione alla luce del sole divideva i ricchi dai poveri. E in alto le rocche, la chiesa, le vie commerciali. E tutto questo fino a solo pochi secoli fa…
Natura selvaggia
Scendendo verso il fondo della valle il cambiamento arriva inaspettato. I lecci lasciano il posto ai faggi, le pietre si ricoprono di felci e muschi e il gorgoglio del fiume si fa sempre più vicino…
Cascate, ponti e gallerie sommersi dalla natura sono quello che rimane di opere idrauliche ottocentesche. Ma non solo questo catturerà la nostra attenzione: le sorgenti del fiume, dove l’acqua sgorga da innumerevoli punti nella roccia, creano un piccolo eden fresco e lussureggiante, ricco di vita e di colore in ogni periodo dell’anno
Un abitato in rovina
La distruzione delle abitazioni, della chiesa e dei castelli non sono solo frutto dell’incuria e del passare del tempo…
Vitozza fu abbandonata in seguito ai continui attacchi dei conti di Pitigliano, che la conquistarono a metà del quindicesimo secolo. Gli abitanti allora usarono i blocchi di tufo per ricostruire le case poco più in là, in quello che oggi è San Quirico. Ma qualcuno continuò a vivere nelle grotte fino all’alba del secolo scorso…
occhio alle date!
Possibilità di visita
Scopri le altre escursioni tra le città del tufo!