L’angolo delle curiosità

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I pugnaloni di Acquapendente

Maggio ad Acquapendente significa solo una cosa: i pugnaloni. Una delle feste più sentite della provincia, che affonda le sue radici in una rivolta popolare avvenuta nel Medioevo

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Mosaici di fiori in omaggio alla Madonna del Fiore

Per farla semplice: la festa dei pugnaloni nasce come omaggio alla Madonna del Fiore, che, grazie alla sua miracolosa apparizione, diede il coraggio alla popolazione aquesiana di ribellarsi dal giogo dell’imperatore Federico Barbarossa. Era il 1166, e da allora di acqua ne è passata sotto i ponti… eppure la voglia di celebrare la miracolosa fioritura del ciliegio ci ha portati alla creazione di questa sentitissima tradizione, che celebra la Vergine e la liberazione da ogni forma di oppressione. E per farlo ecco che sono nati i nostri Pugnaloni, che vengono portati in processione la terza domenica di ogni maggio. Il nome deriva probabilmente dai “pungoli”, usati per le vacche, addobbati di ghirlande,  ma nel tempo l’evoluzione li ha porati alla forma di queste tavole alte quasi quattro metri, ricoperte esclusivamente di foglie e fiori.

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Una festa sentita da tutte le generazioni

E ogni primavera avviene di nuovo un miracolo: generazioni di aquesiani si riuniscono, pomeriggio e sera, quasi ogni giorno, sacrificando tempo libero e relax. Si trovano spalla a spalla, in un laboratorio tra foglie secche, pelli di aglio e cipolla, pannocchie essiccate e altre strane essenze… per creare questi enormi pannelli che verranno colorati incollando esclusivamente elementi vegetali non trattati. Ogni elemento ha la sua sfumatura, la sua colla, e il suo tempo (prima si incolla “il secco”, che non cambierà più colore, poi “il verde” e l’ultimo giorno si incollano i fiori!), tramandati da generazioni che da decenni sperimentano nuove tecniche. Il risultato è un enorme mosaico di foglie e fiori, un’opera d’arte: anzi quindici, perché quindici sono i gruppi che prendono parte alla festa.

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Il sabato prima dei pugnaloni

La competizione è sentitissima, e a partire dagli ultimi giorni di marzo – quando si inizia a dipingere la tavola che poi verrà ricoperta di fiori e foglie -fino a un paio di settimane dopo la festa vera e propria, non c’è scusa che tenga. Iniziamo a indossare i nostri colori, e le frequentazioni si fanno particolarmente selettive… Il culmine è “la domenica” (non serve nemmeno specificare QUALE domenica), ma la notte prima della festa vera è propria è il momento più vivace, più divertente e più sentito della festa. Ho amici che vivono fuori, anche all’estero, ma si fanno in quattro per essere qui il sabato dei pugnaloni! Si attaccano i fiori, ovviamente, che sono estremamente deperibili. Ma si beve (tanto), si canta, si fa festa, si fa il tradizionale giro per vedere a che punto sono gli altri gruppi…

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La terza domenica di maggio

La mattina presto è il momento più delicato, perché le due tavole in cui viene scomposta la tavola più grande devono essere unite (e l’attaccatura nascosta) e montate sul castello, per essere prima esposte lungo le vie del paese, poi portate davanti al duomo e infine portate in processione. La notte è stata lunga, l’alcol tanto e la stanchezza si fa sentire, ma dopo la processione c’è quello che è il momento più sentito, quello che ogni aquesiano aspetta per i restanti 364 giorni l’anno: quando la piazza si riunisce e viene proclamata la classifica! Dopo quel momento sarà gioia per alcuni e delusione per altri, ma anche le più terribili delusioni non ci tolgono la voglia di far festa… lo dice una che in anni non ha mai assaporato il gusto di una classificazione!

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Dove e quando vedere i pugnaloni

Ovviamente l’ideale sarebbe essere qui la terza domenica di maggio, ma con ritmi ben scanditi: la mattina è possibile fare una bellissima passeggiata per Acquapendente vestita a festa e ammirare i pugnaloni disseminati negli scorci più suggestivi del paese. Intorno alle 14 vengono poi portati davanti al duomo, per una visione d’insieme. Intorno alle 18 inizia la processione, guidata dal corteo storico e gli sbandieratori.

La premiazione è un momento molto folkloristico e molto sentito, forse anche un po’ troppo…

Se venite ad Acquapendente da fine marzo a metà maggio potrete vedere le tavole spoglie e poi sempre più piene nei vari laboratori. Alcuni sono più accoglienti di altri… Se venite a cercarmi magari vi faccio fare un giro :)

Dal lunedì successivo la festa e per tutto il resto dell’anno, i pugnaloni sono esposti all’interno del duomo, uno è in piazza e l’altro a San Francesco!

Per una visita guidata ai pugnaloni… sabato pomeriggio o domenica mattina si può fare, ma non garantisco ;)

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